Carniti, Pierre ( Castelleone (CR), 1936 settembre 18 - Roma (RM), 2018 giugno 5 )

Tipologia: Persona

Profilo storico / Biografia

Pierre Carniti nasce a Castelleone (Cremona) il 25 settembre 1936. Il nome di battesimo è Pietro Secondo ma il padre e la madre, Francesco e Maria Franzosi, iniziano a chiamarlo Pierre per andare contro le direttive fasciste di utilizzare nomi autarchici. Pierre cresce in un ambiente cattolico e socialista avvicinandosi alle lotte agricole dei braccianti della pianura cremonese fin da ragazzo. Queste esperienze di lotta politica lo avvicinano al mondo dei sindacati ed in particolare alla CISL che nel 1956 lo manda a formarsi al Centro studi di Firenze. In Toscana studia insieme a persone che ricopriranno ruoli dirigenziali di primo piano nella CISL come Franco Marini, Eraldo Crea e Mario Colombo. Inoltre, incontra docenti del calibro di Mario Romani, professore alla Cattolica di Milano e direttore dell’Ufficio studi della CISL, Benedetto De Cesaris, Ettore Massacesi e Gino Giugni. Un anno dopo inizia l’attività sindacale di Carniti che lo porterà ad essere Segretario generale a 43 anni.
Nel 1957 diviene responsabile della FIM di Legnano. Nel 1962 diventa Segretario provinciale della FIM di Milano e nel 1965 Segretario nazionale della FIM. Nel luglio 1968 è eletto Segretario confederale, carica che ricopre fino al VI Congresso del 1969. Nel 1970 succede a Luigi Macario nella carica di Segretario generale della FIM e resta a capo dei metalmeccanici fino all’inizio del luglio 1974, quando è eletto Segretario confederale della CISL. Nel 1979 durante l’VIII Congresso nazionale viene eletto Segretario generale e ricoprirà la carica più importante della CISL fino al 1985.
La politica sindacale di Carniti si è concentrata fin da principio sulla necessità di creare l’unità con la CGIL e la UIL di modo da avere più potere nelle fasi contrattuali. Questa visione inizia a divenire di rilievo all’interno del sindacato successivamente al VI Congresso del 1969 dove la figura di Carniti emerge in contrasto alla vecchia classe dirigente aggrappata ad un modo di fare sindacalismo ormai passato. Quando nel 1979 diviene Segretario generale affronta varie situazioni complesse come lo sciopero dei 35 giorni alla FIAT nel 1980, ottiene l’importante accordo sindacale del 22 gennaio 1983 ed il punto di svolta della sua carriera sindacale è rappresentato dall’accordo di San Valentino del 1984.
L’accordo riguardante la scala mobile comporterà la rottura dell’unità sindacale ed il conseguente referendum appoggiato dal PCI e dalla CGIL del 1985. È importante segnalare la vicinanza tra Carniti ed Ezio Tarantelli, l’economista ucciso dalle Brigate rosse il 27 marzo 1985 che ha ispirato la visione della CISL riguardo al taglio di tre punti percentuali della scala mobile. Dopo aver appoggiato il no al referendum ed aver vinto Carniti si dimette nel 1985 e pone fine alla sua attività sindacale a soli 49 anni.
In seguito verrà candidato e ricoprirà differenti ruoli all’infuori del sindacato. Immediatamente dopo il Congresso viene candidato come presidente della RAI, ma dopo mesi di trattative e scontri politici non verrà eletto. Successivamente collaborerà con l’IRI per le politiche del Mezzogiorno. Dal 1993 al 1994 ricopre il ruolo di Senatore della Repubblica per il Partito socialista. Nel 1994 è eletto al Parlamento europeo nella circoscrizione Centro I, candidato in quest’occasione dal PDS.
Svolge, anche con un’intensa attività pubblicistica, un ruolo riconosciuto di guida e d’indirizzo, oltre che d’interlocutore autorevole della leadership anche dei Democratici di sinistra e dell’Ulivo. Nel novembre del 2011, assieme a Raffaele Morese, Giorgio Benvenuto, Carlo Ghezzi, Cristiano Hoffmann, Mario Colombo, Silvano Miniati, fonda l’associazione Koinè.
Muore a Roma il 5 giugno 2018.