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Liber contractuum

Liber contractuum (1253 aprile 30 - 1855 aprile 21)

72 unità archivistiche di primo livello collegate

Serie

Consistenza archivistica: 72 unità

La serie archivistica Libri contractuum, in forma abbreviata "L.C.", si compone di 72 unità, di cui 70 registri e 2 unità archivistiche, in originale e in copia, che coprono un arco cronologico che va dal 1253 al 1855; in questa serie e nella serie Diplomatico, pertanto, è conservato il materiale più antico del Monastero a noi pervenuto. I registri di tale serie raccolgono la grande quantità degli atti notarili che i monaci dell'Abbazia di San Pietro facevano stilare per le loro innumerevoli attività: vendite, affitti, donazioni, quietanze, obbligazioni, conferimento di cariche e incarichi, ecc. Presenti anche i verbali dei capitoli dei monaci e degli inventari di chiese o di privati variamente legati al Monastero.

Storia archivistica:

Sul dorso o sul piatto dei registri sono solitamente riportati gli anni in cui erano stati sottoscritti gli atti contenuti nel registro, ma anche il nome del notaio che in quel periodo aveva collaborato con i monaci: nel caso in cui un notaio abbia rogato in più di un registro, il pezzo presenta una numerazione progressiva ulteriore riferita in particolare al notaio stesso. All’inizio di ogni unità è presente un repertorium o una tabula, a volte coevi alla stesura del registro, a volte successivi, a volte compresi nella legatura e a volte staccati, organizzati alfabeticamente, cronologicamente o per tipologia di atti. Rubriche a fianco di ogni singolo instrumentum, consueta presenza nei protocolli notarili, facilitano, insieme ai repertori iniziali, l’individuazione del singolo documento all’interno del registro. Per quanto concerne la presenza delle sottoscrizioni, elemento fondamentale per il conferimento dell’autenticità nella pratica notarile, si registra un’eterogeneità di soluzioni, che vanno dalla sistematica presenza in calce ad ogni documento, per poi concentrarsi ad alcuni atti o soltanto alla fine del registro, fino ad essere, in alcuni casi, del tutto assenti. Per quanto riguarda l’aspetto esteriore, tutta la serie presenta caratteristiche quasi omogenee: i registri più antichi hanno coperte di pergamena rinforzate sul dorso da corregge di cuoio, i più recenti in cartone, in pergamena o cartone rivestito di pergamena o in carta. Fanno eccezione le ultime due unità che, prive di legatura, si presentano come unità archivistiche costituite da fascicoli sciolti e unità documentarie. L’ uniformità esteriore è strettamente legata ad un intervento sulla documentazione di tale serie, teso alla definizione delle unità archivistiche, alla creazione di chiari legami tra i pezzi fornendo segnature rispondenti a molteplici criteri, nonché alla compilazione dei repertori iniziali. Tale intervento di normalizzazione della serie deve essersi realizzato entro la metà del sec. XVII, epoca della redazione dell’inventario più antico a noi pervenuto, l’ “Indice generale” di Margarini, che nella “Instrumentorum dispositio” ne dà descrizione fino all’antico n. 541, attuale L.C., 50. Lo strumento di ricerca che per primo fornisce una descrizione completa di tutta la serie è l’ “Indice nuovo” del 1800 di Giuseppe Belforti, che la denomina “Libri d’istromenti” e a fianco della descrizione di ciascuna unità riporta il numero. Callisto Maria Lamberti, nel suo inventario, riprendendo la denominazione dal precedente inventario di Adriano Cappelli, sulla base, forse, del titolo del registro più antico, il Liber diversorum contractuum (L.C., 1), ha adottato la denominazione Libri contractuum, abbreviata nella sigla “L.C.”, presente attualmente nelle etichette apposte al dorso. Occorre segnalare che per tale serie è disponibile anche l’ “Indice degli Instrumenti ed Atti pubblici esistenti nei Protocolli dello Archivio di San Pietro di Perugia dall’anno 1661”, redatto da D. Mauro Bini che, a completamento dell’ “Indice” di Margarini, ha fornito per i registri prodotti dopo il 1661 e fino al 1848, uno strumento realizzato con la stessa impostazione concettuale e metodologica del predetto “Indice”, ossia con chiavi di accesso organizzate alfabeticamente per nominativi di persone, enti e luoghi, tipologie di atti ed argomenti. La serie, giunta a noi nella sua integrità, per l’arco cronologico di riferimento, la molteplicità di informazioni e la presenza di elementi tesi a favorirne il reperimento e la consultazione, è stata sempre prezioso e necessario punto di riferimento per gli studiosi: in particolare il Liber contractuum riferito agli anni 1331-1332 è stato oggetto di una pubblicazione effettuata da D. Costanzo Tabarelli nel 1967. In conformità con la scelta metodologica applicata per le altre serie del fondo, si è mantenuta l’antica segnatura archivistica, elemento con cui questi registri sono stati e saranno ancora individuabili dagli studiosi; per necessità funzionali legate al presente intervento, è stata fornita una nuova numerazione apposta a matita sulle singole unità. Si è provveduto a riportare in nota tutte le informazioni archivisticamente significative, in riferimento alle modalità di organizzazione e di identificazione della documentazione in oggetto.

Lingua della documentazione:

  • lat
  • ita

Soggetti produttori